mercoledì 12 giugno 2013

Papini di Chioggia


Quello che succede quando si va "fuori fase" è proprio strano...non si ha voglia di fare nulla, ogni foto sembra brutta e il forno non ha più nessuna intenzione di collaborare. Cosa si fa allora? Purtroppo si aspetta, non senza lottare ovviamente, ma lasciandosi un pò andare e sperando che torni la famosa scintilla!
E da questa attesa qualcosa di buono è saltato fuori; mi sono messa al computer e ho iniziato a sistemare le foto di Chioggia che avevo lasciato da parte per i momenti di "disperazione" ;) Il risultato è quello che vedete qui sotto e spero proprio che trasmetta lo spirito di questa città magica e coloratissima! Una piccola Venezia, un pò più timida ma comunque bella...L'ho girata perdendomi e correndo sotto la pioggia, parlando con i pescatori e mangiando divinamente. Sempre con la macchina al collo e la libertà che si ha solo quando si viaggia da soli! 
Ovviamente dovevo scoprire che cosa cucinano in questo posto fantastico (oltre al pesce) e tra le altre cose che mi hanno affascinato i biscotti "Papini" sono al primo posto...forse per la loro forma simpatica o forse per il profumo che usciva da quel forno nascosto in un vicolo. Qualunque sia il motivo mi ha portata a comprarne una scatola e a farveli conoscere (sempre che non sappiate già tutto su di loro) ;)
Ammetto di non averli ancora preparati, mi sono limitata a fotografarli perciò preferisco non darvi nessuna ricetta. Vi dico solo che potrete trovarli tutto l'anno ma nascono come dolce pasquale e che la cottura particolare è composta da due fasi, quella in acqua bollente e quella in forno.
Fatemi sapere come vengono se per caso decidete di prepararli prima di me ^_^

Baci a tutti!!!










14 commenti

  1. che belle queste foto, mi hai fatto assaporare l'atmosfera di Chioggia! ma questi biscotti come sono? che ingredienti hanno? me curiosa!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. questi biscotti sono particolari...sul web dovresti trovare la ricetta; per esempio qua: http://www.silviaincucina.it/blog/papini-di-chioggia.html

      Elimina
  2. Che belli quei biscotti! Io non li avevo mai visti ne' sentiti nominare, ma con la storia della doppia cottura mi hai messo moltissima curiosità di prepararli e assaggiarli.
    Il reportage è molto bello, come sempre!

    RispondiElimina
  3. mia cara, nelle foto reportagistiche stai diventando davvero brava!
    ;)
    baciotti!

    RispondiElimina
  4. comunque vada, dentro o fuori fase, io ti trovo sempre brava e con anima....

    RispondiElimina
  5. Che belli Silvia! Mai sentiti e mai stata a Chioggia. Ma dopo questo post metto tutto in elenco :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bè la città è un piccolo gioiello...te la consiglio proprio!!!non sarà Venezia ma vale la pena farci un salto :)
      baci baci

      Elimina
  6. Che belle che sono queste foto Silvia! Per il fuori fase ti capisco, io ci sono dentro da un po' troppo ma alla fine mi ripeto di non esagerare e di prendere le cose alla leggera, altrimenti non è vita. I biscotti sono simili a quelli che si trovano nelle Marche, nel periodo pasquale e si chiamano semplicemente taralli lessi... sono di un buono!! Un abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. meno male che almeno quelle di reportage vi/ti sono piaciute ^_^
      hai ragione, bisognerebbe rilassarsi ma quando mi prendono questi momenti il nervoso sale molto velocemente :(
      ora vado a vedermi la versione marchigiana dei biscotti ;)
      un bacione

      Elimina
  7. Foto davvero bellissime, suggestive, con quei colori e l'atmosfera... complimenti davvero!! Mai vista Chioggia ma ricorda molto Treviso e Venezia. A presto :) e complimenti per il tuo bel blog

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ma grazie ^_^ in effetti queste "città sull'acqua" si somigliano ma ognuna ha il suo particolare fascino...tutte da vedere!!!!!!
      a presto :)

      Elimina

© la gelida anolina . All rights reserved.
Blogger Templates by pipdig